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la cura della fattrice

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Messaggio Da anna & beby Lun Mag 03, 2010 4:14 pm

la cura della fattrice Cura_fattriceDurante le prime 4-5 settimane di gravidanza, non occorre modificare le abitudini alimentari della cagna; ogni variazione alla sua routine potrebbe essere causa di stress e ciò si ripercuoterebbe sul normale corso della gravidanza. Nel primo mese di gestazione, è meglio lasciare invariata la dieta abituale; un errore comune è quello di aumentare la razione giornaliera troppo presto, senza tenere conto che un eccessivo aumento di peso può creare dei problemi durante il parto.
Inoltre, se la dieta della cagna è completa e ben bilanciata, non occorre modificarla o ricorrere agli integratori. Al fine di garantirle un adeguato stato nutrizionale prima del parto, è consigliabile sottoporre la fattrice ad un semplice esame del sangue per stabilire l’eventuale rischio di anemia e il livello di proteine nel sangue. Nel caso fosse necessario, si potrà integrare la dieta, circa due settimane prima del parto, con un 30% di carne ad alta digeribilità ed un 20% di grassi, in aggiunta alla normale razione di alimento, la quale dovrebbe consistere in un elevato livello di carboidrati solubili e in un basso contenuto di fibre per evitare il rischio di ipoglicemia.

Il periodo giusto per eseguire un’ecografia, al fine di confermare la presenza dei feti, è intorno alle quattro settimane di gestazione. Si può sottoporre la fattrice anche ad un esame del sangue per verificare se essa sia o meno gravida, ma va comunque ricordato che in caso di piccole nidiate, l’esito potrebbe risultare ugualmente negativo. Durante la quinta settimana, le mammelle e i capezzoli si ingrossano diventando, questi ultimi, più scuri. Dalla sesta-settima settimana, si osserverà un aumento di volume lungo i fianchi della cagna, dovuto alla crescita dei cuccioli.

Tra la sesta e la settima settimana, è necessario aggiungere alla dieta un supplemento che possa sostenere la rapida crescita dei feti e favorire la produzione di latte. Si può partire con piccole quantità extra, aumentando la quantità di alimento gradualmente, arrivando a somministrare circa il 30-40% in più di alimento rispetto alla normale razione di mantenimento, qualche giorno prima del parto.

la cura della fattrice Cura_fattrice2Se ad esempio la razione giornaliera abituale è di 400 gr , questa dovrà essere aumentata di 100-200 gr ed essere divisa in due pasti. Se l’alimento somministrato è completo, non occorrono integratori di calcio, dato che un suo apporto eccessivo durante la gravidanza può portare a dei problemi. L’allattamento infatti, potrebbe non essere sufficiente a smaltire le grandi quantità di calcio (eclampsia) e un sovradosaggio potrebbe aggravare ancor di più il problema. Se la fattrice viene abitualmente alimentata con cibi freschi, si può somministrare della ricotta che rappresenta un’ottima fonte naturale di calcio e fosforo. Il calcio naturale è più facilmente assimilabile dall’organismo; i cibi industriali, destinati alle cagne gravide e in allattamento, generalmente contengono già i necessari livelli di calcio e fosforo.

Giunti alle otto settimane, la razione dovrebbe essere somministrata in tre pasti giornaliere, evitando così rischiosi gonfiori e sbalzi di pressione. Potrebbe essere utile, un’integrazione di Omega-3, attraverso la somministrazione di un cucchiaino di olio di fegato di merluzzo, tre volte a settimana. In caso di stitichezza, si può aggiungere al cibo, una piccola quantità di olio. Durante l’ultima settimana di gravidanza, la dimensione dei cuccioli potrebbe occupare molto spazio e sarebbe quindi opportuno somministrare alla cagna piccoli pasti ogni 3-4 ore.

E’ molto importante che la fattrice svolga una normale attività fisica durante la gestazione, ovviamente non troppo rigida e prolungata. Nella stagione calda, è preferibile sottoporre la cagna ad esercizio fisico, la mattina presto o in tarda sera. E’ fondamentale che la cagna non diventi grassa, altrimenti si andrebbe incontro a maggiori rischi durante il parto.

la cura della fattrice Cura_fattrice3

Una volta avvenuto l’accoppiamento, è da evitare qualsiasi trattamento antiparassitario sulla femmina, dato che si potrebbe ripercuotere gravemente sui nascituri. Nel caso in cui si notasse la presenza di parassiti, è meglio ricorrere al collare antipulci e a dei tamponi di alcol sul pelo. Se la femmina è infestata da vermi intestinali, c’è il rischio che i cuccioli vengano infestati a loro volta, dunque si consiglia di somministrare un vermifugo prima ancora dell’accoppiamento o di rivolgersi ad un veterinario per somministrarlo, con sicurezza, durante la gravidanza. A una settimana circa dal parto, la cagna dovrebbe essere abituata a stazionare nell’area adibita alla nascita dei cuccioli. Il luogo predisposto per il parto, dovrebbe essere un ambiente tranquillo, appartato, caldo e asciutto.

la cura della fattrice Cura_fattrice4Superati i 50 giorni di gravidanza, il proprietario dovrà sorvegliare attentamente la cagna, per essere pronto al parto imminente. Normalmente, la durata della gestazione canina, è di 9 settimane, comunque esso può variare da cane a cane, in un periodo compreso tra i 58 e i 65 giorni. Durante l’ultima settimana di gravidanza, la cagna urinerà frequentemente ed è quindi necessario permetterle di espletare i suoi bisogni in modo tale che possa eliminare qualsiasi liquido in eccesso. Si osserveranno inoltre dei cambiamenti comportamentali: la fattrice sarà più nervosa e ansiosa del normale e alla continua ricerca di un nido adatto per partorire i cuccioli. Altri segnali sono eventuali episodi di vomito, brividi o il respiro affannoso e la tendenza a strappare carta e coperte per preparare il nido. Due o tre giorni prima del parto, è importante misurare la temperatura corporea della cagna. Normalmente, la temperatura rettale scende da circa 38.6 °C a circa 37°C: questo calo indica l’imminenza del parto.

A meno che non si presenti una situazione di emergenza, la scelta del parto naturale o del cesareo, dovrebbe essere già stata ponderata prima. Il parto cesareo, rispetto a quello naturale, ha dei pro e dei contro che dovrebbero essere valutati attentamente. Comunque, la scelta finale spetta al proprietario della fattrice. In qualunque caso, è sempre bene sottoporre la femmina ad una visita veterinaria, verso la presunta fine della gravidanza, per accertarsi sulla sua salute e su quella dei cuccioli. Se si opta per il parto naturale, è fondamentale aver sottoposto la cagna ad un ecografia, per sapere con sicurezza il numero dei cuccioli, così da poter stabilire la fine del parto.


E’ importante un’ultima osservazione sulla cura della fattrice. Nonostante la femmina vada in calore ogni 6-8 mesi circa, è assolutamente sconsigliabile accoppiarla ad ogni calore! E’ necessario un tempo di recupero, che possa permetterle di riprendersi dagli effetti della cucciolata precedente. In pratica, sono da evitare più gravidanze in un anno, specie se la volta precedente, la fattrice ha subito un intervento di parto cesareo. E’ inoltre consigliabile non sottoporre la cagna ad parto cesareo, più di tre volte nell’arco della sua vita.

fonte http://www.cinomania.net/all/405-la-cura-della-fattrice.html
anna & beby
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